
Giganti della politica
Ho scelto per voi due artisti di fama internazionale, entrambi tramite le loro opere parlano della situazione politica del proprio paese, entrambi notano il contrasto fra tradizione e contemporaneità, pur affrontando il tema in modi completamente diversi. Noterete anche che i lavori presi da me in esame sono ambedue oggetti quotidiani affetti da gigantismo! Abdulnasser...

Resistenti o Resilienti?
Dopo la leggera nevicata di marzo, leggendo qua e là nei vari social commenti e post di persone arrabbiate o stupite dell’incontrollabilità del tempo (la notizia era stata data solo due settimane in anticipo!), mi son ricordato di un’opera che mi colpì particolarmente durante la mia visita alla Biennale di Venezia dell’anno scorso. Shimabuku (kobe,...

Beyond Democracy
In occasione della Giornata mondiale della giustizia sociale indetta dall’ONU che si celebra il 20 febbraio di ogni anno, ho deciso di esporre l’esperienza di tre differenti artisti: Hiwa K (Curdistan), Tushar Joag (India) e Wang Quingsong (Cina). Hiwa k (Sulaymaniyah, 1975), nato da famiglia curda a causa delle sue origini fece fatica ad integrarsi...

Sguardo a Violenti Confini
Se ti sedessi su una nuvola non vedresti la linea di confine fra una nazione e l’altra, ne la linea di divisione tra una fattoria e l’altra. Peccato che tu non possa sedere su una nuvola. (Khalil Gibran) Con questa frase di Gibran comincio il mio personale sguardo alla mostra ancora in corso (30 Aprile...

Art’s Big Bang – Berlino ’89 – 5.2 (Diciannovesima Parte)
5.2- Nuove identità per vecchie culture Lo scontro fra modernità occidentale e preservazione culturale islamica non poteva che sfociare nell’insieme di scontri che possiamo identificare come primavera araba. Iniziata nel 2010 con la protesta estrema del tunisino Mohamed Bouazizi, ha portato allo sconvolgimento politico dell’intero middle east e dei paesi dell’Africa del nord. Nell’impeto di...

Art’s Big Bang – Berlino ’89 – 5-5.1 (Diciottesima Parte)
“tutte le statue sono state rimosse e ne è rimasto solo il piedistallo? Sciolto dal rapporto che lo vincolava, il piedistallo vuoto appare un residuo a fronte di ciò che è stato consumato. Qualcosa che è sopravvissuto a un passato di cui sono andate perdute le tracce. Un oggetto, dunque, senza più riferimeto e contesto?...

Art’s Big Bang – Questione di anni – 4.5 (Diciottesima Parte)
4.5- Berlino 1989 “Questa città come molte altre conosce il sogno della Libertà. Le persone del mondo devono guardare Berlino, dove il muro è caduto e dove la storia ha provato che non c’è una sfida che non si può combattere per il mondo unito” (Barack Obama) Il 23 agosto 1989, l’Ungheria rimosse le sue...

Art’s Big Bang – Questione di anni – 4.2 (Quindicesima Parte)
4.2- Turchia 1923 Dopo la fine del primo conflitto mondiale il sultano fu trattenuto sotto la custodia degli alleati al fine di garantire la collaborazione della amministrazione ottomana che aveva giurisdizione effettiva solo ad Istanbul e nella parte settentrionale dell’Anatolia, mentre gli stessi alleati gestivano il resto dell’impero. Allo stesso tempo un movimento nazionalista turco...

Art’s Big Bang – Questione di anni – 4-4.1 (Quattordicesima Parte)
“…La rivoluzione non è un pranzo di gala; non è un’opera letteraria, un disegno, un ricamo; non la si può fare con altrettanta eleganza, tranquillità e delicatezza, o con altrettanta dolcezza, gentilezza, cortesia, riguardo e magnanimità. La rivoluzione è un’insurrezione, un atto di violenza con il quale una classe ne rovescia un’altra…” (Mao Tse-Tung)...

Art’s Big Bang – L’Arte occidentale piace ai regimi totalitari – 3.3 (Dodicesima Parte)
3.3- Engagé per la rivoluzione “Compagno, come si fa la rivoluzione?” “Bisogna sognare”. (Lenin) Se il governo centrale diventa o è per sua natura dispotico e repressivo, di conseguenza un artista come prima citato, libero pensatore, si trova in maniera quasi meccanica ad opporsi al sistema. É questa forse la caratteristica preponderante di tutti quei...

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Art’s Big Bang – L’Arte occidentale piace ai regimi totalitari – 3-3.1 (Decima Parte)
3- L’Arte occidentale piace ai regimi totalitari Il miglior modo per accaparrarsi l’appoggio delle potenze democratiche è, per un regime totalitario, mostrarsi illuminato. Il miglior modo per millantare questa apertura verso la contemporaneità e di conseguenza verso la democrazia, è mostrarsi acculturati. Nella seconda metà del 1900 essere acculturati in un certo senso è legato...